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Le portaborsette

Forse una delle cose che di più gli uomini invidiano alle donne – dopo le tette – è la borsa.
Si perché è comodo avere un’appendice di sè in cui infilare chiavi, cellulari, agende, ombrelli, penne senza correre rischi (per rischi mi riferisco alle chiavi in tasca, e quelle del cancello lasciano il segno, oppure ai cellulari con l’antennina che minacciano le intimità dei maschietti). Esistono borselli, marsupi, tracolle, valigette anche per uomini, per carità, ma non scherziamo. Sono una sbiadita fotocopia, un settore da stilisti in crisi creativa o da stagisti in formazione. Tutti così simili, così uguali, così scomodi, così tristi. E infatti gli uomini approfittano delle borse delle loro compagne per utilizzarle come comodo deposito pret-a-porter. Ma qualcosa si è incrinato in questo rapporto. Da qualche tempo la congiura degli stilisti, non contenta di produrre mediocri zozzerie per gli uomini, ha cominciato a prendersela anche con le donne, riducendo sempre di più le dimensioni, tanto che ci sono borse in cui altro che cellulare e chiavi, anche il bancomat fatica ad entrare. Perchè? Cosa vi abbiamo fatto, congiura degli stilisti? Ridateci delle borse da signora di dimensione opportuna. Gliele regaleremo volentieri.
Visto che non possiamo permetterci un portaborse ci accontentiamo volentieri dei favori di una portaborsette…

Come si fa a tradire Sabrina Ferilli?

Non mi occupo quasi mai di pettegolezzi riguardo ai cosiddetti vip, quelli che oggi si chiamano gossip, a meno che non mi diano lo spunto per qualche osservazione. Oggi lo spunto c’è: mi chiedo infatti se ci siano gli estremi per arrestare ed espellere dal paese il marito fedifrago di Sabrina Ferilli, non so, per alto tradimento alla patria. La Sabrina è un’opera d’arte nazionale e offenderla significa offendere il sentimeno patriottico. Siamo in milioni, in questi giorni, a porci la stessa domanda: ma come si fa a tradire la Ferilli? Già il tradimento è una cosa di per sè disdicevole; ma se pensiamo a scene da “Divorzio all’italiana”, a matrimoni di interesse, a megere abbruttite, a donne irascibili e suocere coercitive, riusciamo anche non dico a giustificare, ma almeno a comprendere i mariti – e le mogli, il discorso è identico – che cascano nella scappatella. Ma il marito della Ferilli? Trovatemi una sola ragione che giustifichi quest’atto. Cosa si può trovare in un’altra donna che la Ferilli non abbia già in abbondanza? Sono esterrefatto. Già il marito stava antipatico a milioni di italiani invidiosi, anche perché ci aspettavamo che la Ferilli sposasse un adone prestante alto due metri con tre lauree, una cultura enciclopedica e miliardi a palate, una specie di Thor invincibile, e invece il tipo non sembra corrispondere. Poi addirittura si permette un’uscita così. Boh. Ripeto, il gossip non mi piace, mi sembra una violazione della privacy e non mi ci trovo a mio agio, per cui la faccio finita qui. Magari è tutto falso, è una trovata pubblicitaria, un fotomontaggio. Magari è una crisi passeggera che mi auguro si risolva presto. Ma se è vero, o il tizio ci spiega che l’ha tradita con Wonder Woman (ma allora vogliamo le prove, le foto dell’aereo invisibile come minimo) oppure è meglio che non cerchi la nostra comprensione.

Gli ufo a Segrate

Sono tornati gli ufo: pare siano stati avvistati a Segrate. La notizia porta a due rassicuranti conclusioni. La prima è che questi ufo devono essere davvero dei balordi, se anziché fermarsi a guardare, che so, Firenze o Roma (ma anche Parigi o New York, tanto per non essere dei provinciali) si fermano a guardare Segrate. Magari spiavano i segreti delle multinazionali, magari si sono fatti beccare imbambolati proprio perché rimasti agghiacciati (non me ne vogliano gli abitanti di Segrate, ma oltre certi limiti la bruttezza è oggettiva). O forse, dopo aver visto Segrate, hanno deciso di conquistare un altro pianeta, o di tornare quando ci saremo evoluti. La seconda conclusione è ancora più rassicurante. Gli ufo avvistati viaggiavano su dischi sferici, metallici, sembravano galleggiare in aria, sono scomparsi dopo poco. Esattamente la stessa scena che veniva descritta cinquanta, sessanta anni fa. Niente panico, dunque: gli extraterrestri esistono, ma se non riescono ad aggiornare i loro modelli di trasporto, evidentemente sono più in crisi di noi.