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Contrordine. Va tutto bene

L’ordine è arrivato perentorio e ha lasciato spiazziat i giornalisti televisivi meno esperti. Rapine in villa da parte di rumeni? Non interessante. Paura per una gang di spacciatori marocchini? Magari nell’edizione della notte. Economia italiana in recessione? Da rivedere il pezzo. Improvvisamente Roma, rappresentata dalle tivù di regime (compresi i cosiddetti "liberi") come un centro in balia della malavita, torna ad essere la città dell’amore. Di spazzatura a Napoli non se ne parla più, gli unici servizi campani sono quelli sulla bella vita di Capri, a Milano c’è l’expo, non ci sono stupri in stazione, se proprio vogliamo dare un po’ di spazio alla cronaca nera, che sia per Bologna o Firenze, le uniche città dove non regna incontrastato il regno della felicità. Va tutto bene, e andrà sempre meglio nei prossimi cinque anni, l’ha detto il nuovo ministro degli interni.
Non ve ne siete ancora accorti? 
Correte ad accendere la televisione, allora.

Mercatone zero

© Moreno Soppelsa/Photomicrostock

Uno poi si domanda come mai l’economia italiana sia in crisi e i nostri mercati siano colonizzati dagli stranieri. Mi è capitato l’altro giorno di entrare in un negozio Mercatone Uno alle 12,30. So che al contrario di altri grandi magazzini non fanno orario continuato, ma ho pensato che in mezz’ora avrei avuto modo di fare gli acquisti di cui avevo bisogno. Sono un consumatore funzionalista: non amo gironzolare, punto dritto al prodotto.

Errore imperdonabile: in meno di 30 minuti gli altoparlanti hanno annunciato 7 volte la chiusura del negozio, con voci sempre più ansiose e animose. Ad un certo punto ho temuto che stessero per attivare Hal8000 pronto ad annunciare l’autodistruzione del negozio entro pochi secondi. Addirittura una commessa ad un certo punto ha bloccato la porta per evitare la scellerata evenienza che qualche cliente entrasse fuori orario. In un ambiente così sereno ho deciso di non acquistare niente. E lo stesso devono aver pensato gli altri tre (Tre! Di sabato!Questo si chiama successo).

Non è colpa certo dei commessi che hanno diritto alla pausa e probabilmente sono pagati poco, ma certo se la prossima volta andrò nella solita catena di provenienza nordeuropea, avranno ancora meno clienti da cacciare per fare pausa…