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Perch? Sanremo era Sanremo

Non capisco come mai si siano resi conto quest’anno del calo di ascolti di Sanremo, secondo me è in crisi da almeno dieci anni così com’è in crisi la televisione generalista che si sforza di radunare intorno ad un evento un pubblico frammentato e distratto.
Potrebbe migliorare, certo: se ci liberasse una volta per tutte della bella coppia di bruna e bionda, sostituendola per esempio con una conduttrice vera, di questo insulso televoto (hanno ripetuto il numero un miliardo di volte! Tagliando tutte le volte che Pippo ha ricordato il numero fisso e per cellulari, il festival sarebbe durato due giorni).
Se si facesse a meno di qualche canzone, e di una giuria di qualità composta da vip a casaccio in cerca di visibilità. Se si eliminassero i big in passarella fuori gara: se hanno voglia, partecipino, o almeno contribuiscano con i duetti, l’unica cosa che mi piace. Detto questo, di questo festival rimarrà l’esibizione di Max Gazzé con Paola Turci e , quella di Cristicchi con Frankie (soprattutto la teatralità era notevole), e la solita geniale comparsata di Elio e le Storie Tese.
E i vincitori? Facile prevedere un futuro da Jalisse, io però ho notato in loro soprattutto un segno dell’inciucio che verrà: di bellezza ariana lui, figlia di italiani nel mondo lei, una coppietta da spot mediaset con una canzone fondo di magazzino di un’artista maledetta che sfida Dio a fulminarla come la Giannini.
Se non è questo il Partito Democratico della Libertà questo…

Il cd brul? di Elio e le Storie Tese

Ieri sera ho comprato un cd e, devo ammetterlo, era da tanto che non accadeva.
L’ho comprato perché l’idea è semplice ma geniale, ed è una risposta alle case discografiche che si piangono addosso: il cd brulè di Elio e le Storie Tese. Appena finito il concerto, infatti, ci si può recare presso una bancarella con le magliette del gruppo (bellissima quella con la scritta “Autoerotismo” oltre che al doveroso tributo a Mangoni), e comprare a 12 euro un cd contenente le prime dodici canzoni… di quella sera.
Un live qualitativamente impeccabile, in cui ti riascolti,grazie a masterizzatori possenti e ottimi microfoni, lo spettacolo (o meglio la prima parte) a cui hai appena partecipato. Elio e le Storie Tese (a proposito, almeno una volta nella vita bisogna guardarli dal vivo) lo fanno già da tempo, ma solo ieri ho potuto testimoniare che l’iniziativa è davvero buona. Anche se merita una riflessione: se io ho ricevuto direttamente dai musicisti un cd con un’ottima resa e qualità audio (lontano anni luce dai bootleg di una volta) spendendo poco più di dieci euro e senza l’intermediazione di editore, produttore, direttore marketing, fonico, manager…
Siamo sicuri che tutta sta gente serva davvero?

Fermate Enrico Ruggeri!

Io lo considero uno dei migliori cantautori italiani. Sarà perché ha il dono – quando gli riesce – di raccontare una storia negli stretti vincoli imposti dalla canzone. Penso a “Il portiere di notte” “Polvere” “Il mare di inverno” “Quello che le donne non dicono”. Testi intelligenti, intessuti però non sulla solita filastrocchetta fa la do mi, ma accompagnati da melodie innovative e soprattutto arrangiamenti sopra la media. Ruggeri è stato uno dei più bravi, in Italia, a coniugare orchestra e chitarra rock, pianoforte da chansonnier e riff da punk. Ed è anche uno che ha scritto tanto, centinaia di canzoni, attraversando quasi tutti i generi, dallo swing all’heavy metal, dal folk allo pop. Un maestro della musica leggera che però non rinuncia a temi politicamente pesanti come la guerra in Bosnia, la questione palestinese, la pena di morte. Uno che sa anche prendersi in giro (cosa molto difficile a certi cantautori romani o emiliani che si sentono vate di chissà che) come dimostra la collaborazione con Elio e le storie tese .
Credo che Ruggeri, anche se non cantasse o scrivesse più, si sia garantito una pensione dignitosa e una rendita più che onorevole dai diritti d’autore. Potrebbe darsi alle colonne sonore del cinema, o scrivere racconti, o viaggiare il mondo in montain bike. Per dire.
Ma allora PERCH?, PERCH?, PERCH? si è messo a condurre una trasmissione spazzatura dove fa domande imbarazzanti a pornostar, travestiti e santoni? Fermatelo, vi prego. Piuttosto commentatore a Contro Campo. Piuttosto legga le previsioni del tempo, o il tuttologo da reality. Ma fategli smettere di chiedere a transessuali pornostar se hanno freddo sul set, vi prego.