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Gnocca day

Vi immaginate come sarebbe divertente la campagna elettorale (e in generale la vita politica) se i nostri governanti abbandonassero il motto “Fate quel che dite e non fate quel faccio” cominciassero a predicare proprio come razzolano? Avrei già un paio di idee su cosa potrebbe accadere.

Gnocca Day

Cancellato il Family Day con quelle polverose e noiose favole sulla famiglia, i valori, la tradizioni. La nuova festa, già dal nome, indica qual è l’unico vero valore che guida i governanti. Della famiglia quindi si salvano solo le mogli, se giovani, e le figlie femmine tra i 15 e i 35 anni. Già immagino l’affluenza record a questa manifestazione con discorso del premier e premiazione delle debuttanti

Fecondazione assistita

Il governo si dichiara favorevole alla fecondazione assistita. Ma non quella porcheria della sinistra con medici, analisi, ospedali. Ad assistire alla fecondazione sono direttamente gli italici governanti che prontamente si sacrificano con eroico impegno e si sostiuiscono all’omuncolo sterile o impotente (e quindi probabilmente comunista) per favorire la riproduzione della specie

Riforma del sistema radiotelevisivo

Il cda della Rai è nominato direttamente dal primo ministro durante le vacanze estive e dura un anno. Il casting comincia a maggio e si conclude prima dell’inizio della scuola per permettere alle aspiranti show-girl il rientro per le elezioni.

Scuola

Corsi di reality show a partire dalla scuola superiore e per le migliori stage presso la presidenza del consiglio previo invio di curriculum con foto fronte retro

Non so voi, ma io un paese così lo troverei senz’altro più coerente.

Scrupoli di coscienza

Oggi la CEI ha detto che non si sogna di criticare il governo di centrodestra (giammai), solo che le sembra giusto far notare la situazione disperata di molti lavoratori che hanno perso il posto, di molte famiglie che non arrivano a fine mese, dei giovani condannati al precariato.
Senza spirito critico verso un governo amico (giammai!) ma solo, così, per ricordare che tutti abbiamo una coscienza e che dovremmo esercitarla ogni tanto.
Che lo scrupolo di coscienza stia venendo a loro che han fatto la campagna elettorale per chi siu ricorda dei giovani solo se di sesso femminile e di bella presenza?

Babbo Natale e la sfida della concorrenza – 5 –

– Lo faremo scegliere alla nostra divisione marketing!
– Non lo so
Babbo Natale si alzò e andò a osservare la neve che cadeva copiosa, con una mano dietro la schiena e l’altra sulla barba.
– Una volta era più semplice. Bastava una buona idea e tanta volontà, e si riusciva a fare felici i bambini. Adesso è tutto così veloce, tutto così frettoloso. Anch’io in effetti non mi riconosco più, sono diventato scontroso, irascibile…Va bene. Mettiamoci al lavoro. Cercate questo bambino. Preparate la campagna di stampa. Avanti!
I collaboratori uscirono di corsa con le loro cartelline con il logo di Babbo Natale e si misero in effetti al lavoro. Quando Babbo Natale fu sicuro di essere rimasto solo, pigiò un bottone.
– Non ti pare di aver esagerato?
– No. Bisognava metterli alla prova. Che brutto mondo.
– Dillo a me, che ormai sopravvivo con i mercati di nicchia.
L’inserviente cacciata poco prima si sciolse i capelli, recitò una strana formule e d’improvviso si rivelò per quello che era: una vecchia strega.
– La mia scopa?
– Lì, nell’anticamera. Ma li hai visti? Non ti ha difeso nessuno! L’esperto di pubbliche relazioni per un attimo mi ha illuso, e invece, anche lui…Che vada a lavorare per l’angioletto del dentino!
– Non lo assumeranno mai. Stanno tagliando anche di là. Hai deciso cosa farai adesso?
– Certo. Mi libererò di tutti, cda, task-force, collaboratori. Torno a fare da solo. E basta stupidi pupazzi appesi ai balconi, e giocattolini in vetrina! Non sono mica Big-Jim, io!
– Ma riuscirai a portare i regali a tutti? Io faccio un giro breve, ma tu…
– Non lo so, Befana, non lo so. In effetti è difficile. Vorrà dire che quest’anno porterò regali più leggeri. E qualcuno non ne riceverà. Ma se non altro riporterò in vita lo spirito del Natale!
– Bravo Nicolaus. Dici che troveranno il bambino che crede in te?
– Guarda che sono ancora in tanti. Ho passato dei dati fasulli, ma quegli incapaci non li hanno nemmeno verificati.
– Ciao Nick.
– Ciao.

Se quest’anno a Natale non riceverete regali, o ne riceverete di leggeri, non abbattetevi. Non è la crisi. È solo che Babbo Natale ha dato un taglio al personale per riportare lo spirito del vero Natale…

Le radici del terrore

C’è un odore di morte che si diffonde nell’aria in una lunga scia che si propaga da Londra all’Iraq e attraversa il vecchio continente. Il self-control inglese, siamo tutti londinesi, attacchiamo l’Egitto, è colpa dell’euro. Come sempre il vociare dopo una tragedia diventa un insostenibile miscuglio di ignoranza e impulsività. Credo che le vittime di questa ennesima sciagura meritino un silenzioso rispetto. Dopo di che, faccio due sole riflessioni: l’effetto più evidente di questa tragedia è che nessuno più, dopo la grande attesa suscitata dal Live8, parla più dell’avidità e della scarsa lungimiranza dei G8, che non sembrano interessati ad affrontare il problema della povertà se non con le solite insulse proposte di intenti. La seconda riflessione riguarda la campagna che in questi giorni le amministrazioni pubbliche stanno facendo contro la zanzara tigre. Ci spiegano che certo si possono usare zanzariere, pomate, rimedi caserecci, ddt: ma occorre soprattutto evitare che l’acqua ristagni e che l’ambiente sia sporco perché è lì che le zanzare si riproducono. Ai signori dei G8 vorrei suggerire che metaforicamente possiamo alzare nuove inutili zanzariere e ricoprirci di pomate: ma non servirà a nulla finché ci ostineremo a non vedere non l’acqua stagnante ma l’immensa palude che si estende dalla favelas dell’America Latina ai villaggi subsahariani, dalle steppe della Mongolia alle periferie mediorientali. Se non facciamo nulla per migliorare quegli ambienti, le zanzare continueranno ad aumentare e ad uccidere innocenti..