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Voglie nucleari

Il governo sta sventolando ai quattro venti la volontà di ritornare al nucleare. Mi sembra giusto, anziché importare petrolio impoteremo uranio, almeno si cambia un po’. Anziché morire a sei alla volta, faremo saltare in aria 600 operai in una botta, vista la nostra attenzione alle norme di sicurezza, e non ci pensiamo più. Dobbiamo ancora smaltire i rifiuti radioattivi di venti anni fa (ricordate Scanzano?) e Napoli insegna che abbiamo qualche problema anche con quelli ordinari, ma non c’è problema. Il nucleare di Berlusca generazione produce fumi che sanno di violetta, va ad acqua minerale e come rifiuti tossici genera solo videocassette di telepromozioni da smaltire su Rete 4 (a patto che non vada sul satellite)…

Ai spic inglisc

Hanno cominciato, qualche tempo fa, a pronunciare la sigla dvd “dividì” anzichè “divudi” per fare i fighi e mostrare che sanno l’inglese. Perché in Italia si dice “Vu” e non “Vi”: abbiamo le videocassette “vuaccaesse”, non viaccasse, guardiamo la tivù, non la tivì, e abbiamo anche una simpatica lettera, la w, che si chiama doppiavu, e non doppiavi.
Non stanchi di queste boiate ridicoli, i guru della tecnologia ne hanno inventato un’altra. C’è una tecnologia per la connessione digitale che si chiama HDMI. Acca-di-emme-i. Pronunciarla in inglese sarebbe tostissimo, verrebbe più o meno “eic-di-em-ai”. E allora cosa fanno? Pronunciano acca-di-emme-ai! Almeno la i teniamocela in inglese, “ai”. Ma fatemi il piacere…anzi, “fac iu”…

Nomen omen

Come lo chiamiamo, allora, questo centrosinistra? Gad non va bene, sarà anche un nome di sinistra ma tanto il voto di Lerner già ce l’abbiamo e i Gad in Italia sono pochini. Seguendo questa logica tanto vale chiamarlo Maria, così si raccoglie il voto cattolico e quello antiproibizionista. Ulivo no, a Rifondazione ricorda un passato spiacevole e a tutti gli altri ricorda Rifondazione. Uliveto potrebbe essere una buona alternativa e si raccoglierebbe pure qualcosa con lo sponsor: ma l’uccellino saputello sulla spalla di Prodi è poco gratificante per l’elettorato, che già adesso vorrebbe impallinare il pennuto, e pazienza se ci scappa pure un colpo a Del Piero.
Allora Alleanza, bello, biblico, solo che ci sono già le assicurazioni con questo nome, il secondo partito del centrodestra e chissà cos’altro. Per non parlare di quella Alleanza Democratica che doveva sancire l’accordo tra Segni e Occhetto nel 94 e che vedeva tra i suoi promotori niente meno che Ferdinando Adornato (brrrr…).
Una modesta proposta per il centrosinistra: per un attimo cercate di uscire da questa logica da marketing in comode dispense con videocassette, e lasciate perdere il nome. Dateci un programma. Fate nascere questa creatura; per battezzarla ci sarà tempo.