A Valeria, e a tutti gli altri

candelaDomattina, appena svegliati, respirate a pieni polmoni provando ad avvertire l’ossigeno che vi riattiva la circolazione. Poi mettete un cucchiaino di zucchero in più nel caffè, annusando l’aroma prima di gustarlo.
E abbracciate i vostri cari, baciate chi vi ama, e fate quella telefonata che rimandate da tanto tempo. Mettete un po’ più di passione nel lavoro quotidiano, e non fatevi pregare per un complimento.
E trovate il tempo per una passeggiata al parco, o un brano del vostro musicista rock preferito. Fatelo per Valeria, per Mohammed e per tutti coloro che, a Parigi, Beirut o in ogni altro angolo del mondo hanno perso questo privilegio. Perché che voi siate cristiani, musulmani o atei, l’unica certezza è che questa vita è fragile e non sappiamo quando chiameranno il nostro nome.
Il modo migliore per rispondere a chi ci vuole terrorizzare è proprio riscoprirne la bellezza minuto dopo minuto.
Lo dobbiamo a Valeria e a tutti gli altri.