Cofferator


Visto che a fare chiacchiere son buoni tutti, d’ora in poi penso che prima di decidere se votare o meno un politico mi informerò sui suoi gusti musicali: si colgono in questo modo sfumature sorprendenti.
Tutto ciò mi è venuto in mente leggendo la top ten di Cofferati, resa pubblica per una manifestazione tenuta a Villa Ghigi, a Bologna.

http://bologna.repubblica.it/dettaglio/Le-dieci-canzoni-della-vita-di-Cofferati/1345965

Mamma mia, quest’uomo non ha sessant’anni, ne ha seicento! Non c’è traccia di rock, blues, pop, e questo era prevedibile, considerando che in questi anni Bologna più che la New Orleans d’Italia sta diventando la Chianciano d’Emilia. Ma non ci sono neanche cant’autori italiani, che so, un Guccini, i Nomadi, una Gianna Nannini, tanto per dare un tocco di bizzaria.
Giunto in fondo alla lista ho sperato addirittura in Cocciante, ma niente, neanche lui. La voce più "moderna" è Enzo Avitabile…
Nella sua top ten non solo non c’è rock, ma non c’è traccia di chitarre o batterie! Solo musica "seria", lirica, classica, etnica. Se poi considerate che la sua canzone preferita è papaveri e papere, il quadro è completo.
Altro che sceriffo, il sindaco è un centurione.
De gustibus, per carità, e poi non ho le competenze per giudicare la materia: però, a saperlo prima…