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Penitentiagite!

 Il vescovo di Bologna è stato categorico, basta con i canti allegri in chiesa. Finalmente!
Cos’è questa idea malsana di portare gioia ed entusiasmo durante la messa? Cosa centra la felicità con la fede cristiana?
Penitenza, contrizione, dolore e frustrazione tornino a conquistare lo spazio che meritano all’interno della liturgia. Basta con le chitarre, attirano troppi ragazzi in chiesa e distraggono le vecchiette, sia dato spazio solo all’organo. Meglio se di manifattura rinascimentale. Basta con l’alleluja delle lampadine e alla perniciosa voglia di vivere che mette, oltre tutto i fedeli quando alzano le braccia rivolgono il viso verso l’alto e invece è meglio che tengano sempre lo sguardo basso a fissarsi i piedi, che non gli vengano strane idee.
Basta con Dolce sentire di Baglioni, sia messo al bando, oltre tutto non è nemmeno in latino. Basta con le canzoni del Gen Rosso, cos’è questa storia della multiculturalità? Che se le cantino i bingo bongo quelle canzoni ritmate, il ritmo si sa è del demonio, solo il lento incedere della noia porta alla salvezza. "Perché la festa siamo noi, che camminiamo verso te?" Ma stiamo scherzando? Festa? Quale festa? Voi siete solo abominevoli peccatori intrisi di peccato originale, altro che festa. Non siete neanche parte del clero e pretendete di rivolgervi a Cristo! Giammai.
E poi: "Resta qui con noi" del Gen Rosso vada cantata, se proprio si deve, solo la sera, "Te al centro del mio cuore" solo in caso di messe notturne all’aperto (altrimenti non si vede la Stella Polare), "Benedici" potrà essere cantato solo in tempo di vendemmia.
Bravo Caffarra, ci voleva, si proceda adesso con vere hit come "Noi canteremo gloria a te","Resta con noi signore la sera", "Dov’è carità è amore", e al limite i canti appropriati preparati da Biffi con il preciso obiettivo di stroncare sul nascere anche solo l’idea di sorridere e gioire durante una messa.
Ma non è che il primo passo. Occorre procedere eliminando le panche (che stiano in ginocchio tutto il tempo quei laici peccatori) e le luci elettriche, che creano un’ambiente troppo luminoso e quindi sereno. Meglio predicare alla luce di qualche fioca candela. Capo coperto e vestito nero per le donne, meglio se poste in una zona separata da quella degli uomini, che tutta questa promiscuità è disdicevole. Se poi restano a casa a recitare il rosario nessuno sentirà la loro mancanza.
Penitentiagite!!!!

PS Forse ho esagerato, ma neanche tanto. Leggete qui:

http://bologna.repubblica.it/dettaglio/la-riforma-dellosanna-del-cardinal-caffarra/1704639