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Libreria FairBook – 10 aprile 2008

La seconda presentazione di “Bologna l’oscura” invece si è tenuta presso la libreria Fairbook ed è stata diretta da Paolo Vanelli, presidente dell’associazione “Il Baraccano” di cui faccio parte e soprattutto attento conoscitore e descritore della vita bolognese. Mi ha fatto molto piacere potermi confrontare con chi la Bologna di qualche decennio fa l’ha davvero vissuta e può cogliere allora se quanto io ho ricostruito sulla base di racconti e discorsi ascoltati corrisponde al vero.

Paolo Vanelli durante la presentazione alla libreria Fairbook di Bologna

Entrambe le presentazioni sono state accompagnate da Debora Pometti e Romano Romani dell’associazione Libri e Dintorni, che ormai rappresentano una costante dei miei appuntamenti bolognesi.

Riuscirebbero a farvi comprare l’elenco del telefono rendendo poetico, con la voce attenta e dolce di Debora e la musica avvolgente di Romano: per questo non posso che ringraziarli per la capacità di trasformare in suoni le mie parole scritte. Che emozione, ogni volta che li ascolton penso incredulo: ma l’ho scritta davvero io una frase così bella?

Romano Romani e Debora Pometti
Romano Romani e Debora Pometti

Librerie Minganti – 28 marzo 2008

Giorgia Olivieri e Debora Pometti
Da sinistra, oltre al sottoscritto, Giorgia Olivieri, Debora Pometti e Romano Romani. Che bello vedere tante copie in una libreria...

Ed eccoci alla presentazione presso le librerie Coop delle Officine Minganti.

Un luogo che mi riappacifica con i centri commerciali che vendono libri: qui infatti non sono ammucchiati tra i lettori dvd e le verdure, ma godono di uno spazio loro, del respiro di una vera libreria, e soprattutto di commessi che sanno quello che stanno vendendo.

Se per le piccole librerie non c’è futuro, speriamo siano almeno questi i punti vendita a vincere, e non quelli che vendono i libri al chilo…
La presentazione credo sia stata interessante soprattutto per merito di Giorgia Olivieri, che vedete qui accanto, che ha saputo cogliere degli aspetti interessanti dei miei racconti. Per leggere il suo commento vi invito ad andare qui. Da parte mia, posso aggiungere solo che la sua lettura di una

Bologna “oscura” perché invisibile, perché nasconde delle persone poco appariscenti, è sicuramente molto profonda; visto che l’autore non ha autorità sul testo, sono i lettori che devono contestualizzarlo e definirlo.