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L’Isola del tesoro di Trebbo di Reno

Trebbo di Reno è una tranquilla frazione del Comune di Castel Maggiore, a pochi chilometri da Bologna, con poco più di 2500 abitanti. Avete presente quando da bambini cercavate di immaginare la differenza tra villaggio, paese, cittadina, borgo? Ecco, se dovessi pensare a un villaggio, penserei proprio a Trebbo.

Arrivi dopo pochi minuti di strada dalla tangenziale cittadina e immediatamente ti senti immersi in un tempo diverso, più rilassato, più a misura d’uomo. A Trebbo si parcheggia facilmente e altrettanto volentieri si passeggia nel verde. Per carità, non pensate a quelle località esclusive con villette con la parabola di 6 metri di diametro e il cartello “Attenti al cane”. Qui si ha davvero l’impressione di vivere in una dimensione più piccola e accogliente.

Ma la cosa più straordinaria di Trebbo di Reno è la sua biblioteca, l’Isola del tesoro. Un posto meraviglioso che vi invito a scoprire, se non la conoscete già. Si tratta infatti di un centro di lettura nato da un gruppo di valorosi volontari. Si perché si può fare volontariato aiutando gli anziani, sfamando i più poveri, intervenendo in caso di emergenze metereologiche, ma perché non fare volontariato contro una delle emergenze del nostri tempi, l’analfabetismo di ritorno?

Il Centro di Lettura L’Isola del tesoro infatti è una biblioteca gestita esclusivamente da volontari, nata nel 2014 da un piccolo gruppo di cittadini che va bene il verde, le passeggiate e i parcheggi, ma a Trebbo un punto di prestito libri serviva eccome. E così i volontari si sono associati all’ Auser Bologna, un’associazione che si fonda su principi di solidarietà, relazione e scambio. Ma non pensate che all’Isola si prendano solo libri in prestito.

Il centro è un vero piccolo universo culturale dove si organizzano festival, incontri con gli scrittori, manifestazioni. Le più note sono Trebbo sui generis e Trebbo di Nero. Personalmente, grazie a Raffaella Tamba, una delle anime di questo gruppo, ho avuto l’opportunità di presentare qui i miei libri. E tutte le volte è stato un piacere. Ho trovato lettori attenti, persone vivaci, spiriti affini con cui è sempre stato piacevole conversare su un libro, un genere, una saga. Spero proprio che questo modello di volontariato si diffonda anche altrove, ce n’è davvero bisogno.

Grazie di esistere, Isola del tesoro. Nel mare dilagante e tempestoso dell’ignoranza, sei un porto sicuro in cui è bello approdare.