Mercatone zero

© Moreno Soppelsa/Photomicrostock

Uno poi si domanda come mai l’economia italiana sia in crisi e i nostri mercati siano colonizzati dagli stranieri. Mi è capitato l’altro giorno di entrare in un negozio Mercatone Uno alle 12,30. So che al contrario di altri grandi magazzini non fanno orario continuato, ma ho pensato che in mezz’ora avrei avuto modo di fare gli acquisti di cui avevo bisogno. Sono un consumatore funzionalista: non amo gironzolare, punto dritto al prodotto.

Errore imperdonabile: in meno di 30 minuti gli altoparlanti hanno annunciato 7 volte la chiusura del negozio, con voci sempre più ansiose e animose. Ad un certo punto ho temuto che stessero per attivare Hal8000 pronto ad annunciare l’autodistruzione del negozio entro pochi secondi. Addirittura una commessa ad un certo punto ha bloccato la porta per evitare la scellerata evenienza che qualche cliente entrasse fuori orario. In un ambiente così sereno ho deciso di non acquistare niente. E lo stesso devono aver pensato gli altri tre (Tre! Di sabato!Questo si chiama successo).

Non è colpa certo dei commessi che hanno diritto alla pausa e probabilmente sono pagati poco, ma certo se la prossima volta andrò nella solita catena di provenienza nordeuropea, avranno ancora meno clienti da cacciare per fare pausa…

2 commenti su “Mercatone zero”

  1. Credo che se bisogna fare acquisti non bisogna uscire di casa alle 12:30 quando un negozio apre la mattina alle 9. Alzati prima quando devi fare acquisti soprattutto se sei a conoscenza degli orari di apertura e chiusura.

  2. Io invece sono d’accordo con Carmine, non è una questione di orari, ma di modi. Nel sud Salento ci sono diverse pasticcerie facente parti di una catena locale. Ogni punto vendita abbonda di avvisi e dicieti tipo: obbligatorio l’ordine al cameriere per la consumazione al tavolo, le consumazioni si pagano al moento, servirsi dello scontrino prima della consumazione…e vi discorrendo. E che ansia accidenti! E la stesa ansia la comunicano anche i\le camierieri\e. Una mattina mentre facevamo colazione in 7\8 al atavolo la cameriera insisteva per avere i soldi subito, anche prima di aver completato la consegna di quanto ordinato. Alla fine le ho dato 20 euro senza aspettare che ognuno di noi pagaase il proprio perchè mi stava rovinando il pasticciotto nel latte macchiato! Insomma, il concetto non è l’orario di apertura o la riscossione dei crediti ma come si vuole comunicare e quale tipo di ambiente creare per far stare bene il cliente. Puoi fare degli ottimi pasticciotti oppure dei mobili fantastici, ma se mi rompi i coglioni io vado altrove mica estrai diamanti dalle cave che ci sei solo tu al mondo!

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