S-A-L-D-I

scarpe30, 40, 50%. L’idea di pagare qualcosa la metà spesso ci fa dimenticare che l’altra metà comunque la paghiamo, e in ogni caso non ci serve.
Talvolta sono gli uomini a cadere nel tranello dello sconto, che poi serve solo a tenere a bada la coscienza: si pensi agli incentivi auto, che scontano di due o tremila euro vetture con un prezzo di catalogo maggiorato di quattromila.
Ma più spesso sono le signore a farsi tentare dalle cinque lettere magiche: S come Sconto, A come Adesso, L come Libertà, D come donna, I come Impulso. SALDI.
Scarpe, borse, cappotti. Per le più aggressive anche accessori d’arredo, bigiotteria o bricolage.
Nei casi più patologici ci sono ragazze che comprano software di gestione documentale e guinzagli decorati a mano, e il guaio è che non hanno né computer né cani.
Il serpente che tentò Eva non le propose chissà quale beneficio né l’allettò con chissà quale promessa. Semplicemente, le disse che quella mela era in sconto per i saldi di fine stagione.