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Gli aiutanti di Babbo Natale

Come riusciva Babbo Natale a consegnare ogni anno i regali in tutto il mondo? Grazie al sostegno di un gruppo di aiutanti, sosia uguali in tutto e per tutto che distribuivano i doni seguendo le sue indicazioni.

Ma quell’anno, era il lontano 2009, aveva due problemi da risolvere: l’Afghanistan e l’Italia erano scoperti. Il suo aiutante afgano era saltato in aria con tante altre persone durante un ricevimento di nozze, a causa di una missione di pace che aveva fatto un po’ di confusione. Babbo Natale si rese a malincuore conto che il problema non era poi di così difficile soluzione: avrebbe affidato al suo aiutante in Iraq anche l’area afgana, visto che, una missione di pace dopo l’altra, il numero di letterine che riceveva da quelle aree era sempre minore.
In Italia invece il discorso era diverso. Il suo aiutante infatti era stato espulso durante una retata perché non risultava in regola con il permesso di soggiorno: l’assessore gli aveva riso in faccia quando gli aveva mostrato, come referenza del suo datore di lavoro, la lettera di Babbo Natale. Santa Claus si era irritato non poco e aveva anche rimproverato quel suo aiutante: gli sarebbe bastato dimostrare avere in banca un conto con circa 5000 euro e un assicurazione sanitaria per evitare il foglio di via. In Italia infatti si espellevano solo i poveracci. Ma questa norma purtroppo l’aveva appresa troppo tardi.
Babbo Natale decise allora di sostituire personalmente il suo aiutante, ma le sue renne si rifiutarono di seguirlo: l’Italia era un paese dove una schioppettata non si negava a nessuno, e le nuove leggi a favore dei cacciatori le spaventavano troppo. Provò allora con gli aerei, ma capì che avrebbe trascorso il Natale a Malpensa o Linate. Per non parlare dei treni: a causa del perdurare di uno strato non previsto di ghiaccio sui binari, il treno è stato soppresso… Ghiaccio non previsto, rise Babbo Natale? Nel Sudan o a Santo Domingo, forse, ma in Italia si poteva prevedere.

Sconsolato, si decise a muoversi in corriera o a chiedere l’autostop.Giunto in Svizzera si accorse che centinaia di camion puntavano verso il belpaese.

Chiese ad un autista di che si trattasse, e gli fu detto che erano i soldi dello scudo fiscale: miliardi di soldi nascosti in Svizzera che tornavano in Italia dove i proprietari avrebbero pagato pochissimo le tasse. In Italia infatti le tasse le pagavano solo i poveracci.
Babbo Natale chiese e ottenne un passaggio, e si addormentò in autostrada.
Quando si svegliò, scoprì dove finivano i soldi che venivano dalla Svizzera. A chi finivano.
Strabuzzò gli occhi pensando fosse un brutto sogno. Tutto vero. Sconvolto, decise che quell’anno ancora avrebbe continuato a visitare quel paese, ma sarebbe stata l’ultima volta, se le cose non fossero migliorate.

Se avete ricevuto i vostri regali, godeteveli. Ma impegniamoci a migliorare le cose, se vorremo riceverli anche l’anno prossimo. Buon Natale.

Babbo Natale e la sfida della concorrenza – 2 –

La riunione fu convocata in tutta fretta. I collaboratori di Babbo Natale non potevano nascondere la loro apprensione, visto che mancava una sola settimana all’evento e non si aspettavano certo di interrompere le procedure di spedizione proprio in quella fase.
– Vi ho convocati – disse l’anziano panzone con le guance meno rosee del genere – perché mi è stato comunicata una notizia importante.
– Ti hanno di nuovo ritirato la patente? Possiamo fabbricarne un’altra.
– Non è la patente.
– La Befana ha di nuovo drogato le renne? Accidenti, quella vecchia strega…
– Non sono le renne, che, tra parentesi, ho il sospetto di tanto in tanto si fumino qualcosa da sole.
– L’abito, è l’abito! Hai reciso il contratto con le multinazionali di bibite e adesso puoi tornare a indossare l’abito verde.
– Che bello, che bello, l’abito verde di Santa Nicolaus!
– Volete fare silenzio? Vi ho convocato perché le letterine sono in calo.

Improvvisamente la tensione calò, quasi che la notizia avesse deluso le aspettative degli uditori.
– Ma quelle sono in calo da anni! Si sa che in Europa e in America non nascono più bambini.
– E già, ma in compenso ci stiamo inserendo bene nel mercato cinese! Abbiamo provato anche in Africa, ma poverini, non hanno neanche la carta su cui scrivere
– Silenzio! L’urlo di Babbo Natale fece capire una volta per tutte quanto seria fosse la questione.