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Elisabetta Sirani a Bologna

Il museo civico archeologico di Bologna presenta una mostra monografica dedicata all’artista bolognese Elisabetta Sirani, che nella sua breve vita (morì a soli 27 anni) dipinse circa duecento opere di altissima qualità stilistica. Già nel titolo che gli autori hanno voluto dare alla mostra, la pittrice eroina, si comprende che il percorso tra le oltre cento opere esposte sarà per il visitatore un viaggio attraverso la personalità forte, attenta all’affettività femminile, coraggiosa e persino irriverente di Elisabetta Sirani. Forte perché non era facile il mestiere di artista nel diciassettesimo secolo, a maggior ragione per una donna: eppure lei riuscì a conquistarsi già in vita una fama tale da essere a diritto considerata l?unica vera erede del maestro Guido Reni (accanto a cui è stata sepolta, nella Basilica di San Domenico a Bologna). Coraggiosa perché Elisabetta non rinunciò mai alla delicatezza di uno sguardo femminile, che si coglie soprattutto nella dolcezza dei lineamenti delle sue Madonne e soprattutto nei suoi Bambin Gesù che prima che essere Gesù (e quindi iconograficamente rigidi, imperiosi, saggi) sono bambini, e quindi giocherellano con la mamma, le si aggrappano al collo, scherzano con San Giovanni in quadretti familiari lontani dalle immagini statiche a cui certe pali d?altare possono averci abituato. Ma è anche irriverente, a modo suo, Elisabetta, nella scelta dei suoi soggetti, giovani donne come Cleopatra o Porzia, che vissero la storia da protagoniste e non solo come comparse accanto ai loro compagni. Alla fine di questo lungo percorso (accanto alle opere della Sirani sono esposti i dipinti di Guido Reni, Guercino, Cantarini, Cignani) sarà difficile dimenticare la Maddalena di Elisabetta Sirani, che gli autori hanno maliziosamente accostato a quella di Guido Reni: dove questa è pentita sofferente e quasi in estasi, la Maddalena della Sirani è presa da un sentimento quasi di rabbia e malinconia più che di pentimento, come di colei che nel crocifisso vede l?amato maestro perduto prima che il salvatore del mondo.