Sarà che si è ascoltata ottima musica (AC/DC, Prince, Queen, The Clash…) – si vabbé erano gli stacchetti che giganteggiavano rispetto ai brani che annunciavano, ma non si può avere tutto – sarà che Benigni è stato immenso come al suo solito, sarà che mettetela come volete, ma in un reality non sentirete mai proclamare Gramsci, sarà che Viva l’Italia cantata da Van Der Stross e la straordinaria “Here’s to you” dei Modà e …mi hanno emozionato, ma questo Sanremo mi è proprio piaciuto.
Se poi confrontiamo la canzone di Roberto Vecchioni con quelle di Valerio Scanu e Marco Carta, allora la vertigine dà i capogiri. Sanremo quest’anno ha svoltato, speriamo lo faccia l’Italia, perché le idee son come le stelle, che non le spengono temporali
Lo so che parlare male del festival di San Remo fa molto intellettuale di sinistra, ma allora probabilmente io non sono un intellettuale, o non sono di sinistra: a me l’ultima edizione del festival mi è piaciuta molto. Mi è piaciuta un’edizione che, con le parole di due comici – che sono le voci più autorevoli di questo paese, rendiamocene conto – ha ricordato Don Puglisi; mi è piaciuta un’edizione che ha premiato una canzone che ha ricordato la condizione disumana dei cosiddetti "malati di mente", mi è piaciuto un giovane che – se poi è stata un’operazione commerciale, meglio questa che altre – ci ha ricordato che la mafia esiste ancora, mi è piaciuta la canzone di Concato (il testo: sul genere musicale ho altri gusti), mi è piaciuta un’edizione che indirettamente ci ha ricordato la voce lontana di Rino Gaetano. Da Che Guevara a Pippo Baudo c’è un bel salto, ma ragazzi, non dimentichiamo che veniamo dal Masini volante e dai piccioni di Pova… PS Ma se elezioni le ha vinte il centrosinistra, perché Del Noce è ancora lì?
Da anni non seguo San Remo e un po’ mi dispiace perché avere tempo per il futile significa essere ricchi e da questo punto di vista io sono un morto di fame. Tuttavia un’idea sulla televisione me la sono fatta anch’io, sbirciando qua e là. Panariello secondo me è il comico più scipito degli ultimi anni, non solo manca completamente di ogni seppur vaga idea di satira (e per questo piace al centrodestra), il che non è una colpa, ma è estremamente carente anche nella struttura della gag che affoga nel banale e nello stiracchiato. Ricordo di aver sorriso ad una sua battuta in un programma del 98 in cui faceva il bagnino: sto ancora aspettando di ripetere l’esperienza. La classica coppia di megagnocche da affiancare al conduttore quest’anno è sostituita da una ragazza brava e competente come Victoria che però è eccitante come un brodo di legumi (per carità, tutti la vorremmo come amica, ma la gnoccaggine è un concetto distante) e da un’altra ragazza sicuramente più attraente ma che da tempo ha impersonificato il ruolo di moglie e neo-mamma e per un popolo di mammoni benpensanti come gli italiani questo ha portato il suo sex-appeal vicino allo zero. La razionalità quindi porta a dire che la coppia è stata scelta bene, qualcos’altro fa rimpiangere quel vecchio volpone di Pippo Baudo che a Sanremo portò Anna Falchi, Claudia Koll e Sabrina Ferilli, che qualcuno si sogna ancora. E i cantanti, i cantanti da tempo non contano molto, per cui non si può dare la colpa alla loro mediocrità, ma a parte i Nomadi, Venuti e Grignani (non è un caso che questi due siano usciti subito), è difficile trovare qualcosa di loro nel peer-to-peer, che oggi rappresenta il vero indice di gradimento degli appassionati di musica. C’era una volta la prima repubblica, in cui a San Remo invitavano Beppe Grillo. Come si fa a non essere nostalgici?