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San Valentino un corno. Anzi due.

amo_teCon il romanticismo che mi contraddistingue ho deciso di festeggiare il San Valentino con una recensione di un romanzo che casca proprio a fagiolo. Pensavate alla provincia italiana come talvolta rappresentata dai media, tranquilla e un po’ monotona, ripetitiva e prevedibile, che si distende sorniona e silenziosa alle spalle di ben più focose metropoli? Pensavate male. Mazzabubù, quante corna stanno quaggiù? La citazione dell’indimenticabile Mauriano Laurenti è inevitabile dopo aver letto “Amo te…starò con lei sempre“, romanzo sentimentale dove il tema centrale è proprio la passione amorosa di lei nei confronti di un altro. Che però ha già un’altra lei, anche se dissimula.

Il romanzo è ambientato in una immaginaria cittadina capitale del triangolo, altro che Bermuda. Ed è un romanzo sentimentale perché è di sentimenti, che si parla: quelli dell’amante, a cui ironicamente le autrici Camilla Ghedini e Brunella Benea sostengono andrebbe dedicata una giornata nazionale, per riconoscere un ruolo troppe volte nascosto sotto una coltre di perbenismo.

La trama: Florinda e Anita sono due amiche che si ritrovano dopo tanti anni, e scoprono di avere qualcosa in comune: si sono lasciate alle spalle una storia d’amore impossibile per un uomo impegnato. Florinda è una giornalista, Anita una pubblicitaria, due giovani donne quindi indipendenti e affermate nel loro lavoro, in una realtà dove però a fare davvero carriera sono soltanto le arriviste capaci di clamorosi successi in politica. Le due amiche decidono di organizzare una cena per incontrare altre tre amiche di cui hanno perso traccia dai tempi del liceo, ma che non è poi così difficile contattare grazie ai social network. E in questa cena delle verità, il destino mostrerà di essersi comportato in maniera imprevedibile sia con le presenti che con le assenti. Ma fermiamoci qui.

In romanzi come questo non è tanto la fabula a contare, quanto i colori e le sfumature dei personaggi che appaiono in un palcoscenico virtuale e contribuiscono così al dipanarsi dell’intreccio. Lo psicologo, l’avvocato di successo,  la vittima di femminicidio, sono tutti comprimari che però rivestono un ruolo essenziale per analizzare i temi che sono tanti e attuali: una realtà di relazioni fatte sempre più di social media, una maturazione sentimentale che tarda sempre di più ad arrivare (e per taluni, ci viene da dire, non arriva quasi mai), una società che non ha il coraggio di fare i conti davvero con i propri bisogni. E poi gli uomini, le amanti e le mogli tradite: uomini che, diciamolo subito, non fanno una gran figura in questo romanzo: infantili, egoisti, bugiardi, si barcamenano tra più relazioni con l’unico obiettivo di raggiungere un appagamento sessuale  – e forse anche emotivo –  ma senza mai rinunciare a nulla. Per cui raccontano alle loro amanti che il loro matrimonio è finito, che rimangono legati alle mogli solo per proteggere i figli, che solo quando sono con le loro amanti scoprono davvero la voglia di vivere… Salvo fuggire a gambe levate quando le amanti, stanche del loro ruolo subalterno, pretendono maggiori spazi. E sono proprio loro, le amanti, il secondo obiettivo della penna sagace delle scrittrici, con le loro insicurezze, la loro scarsa intraprendenza, la poca autostima, l’incapacità di prendere le distanze da una relazione prima che questa faccia loro davvero male. Anche se alla fine il coraggio di chiudere una pagina dolorosa e ripartire lo trovano.

Perché va bene la libertà sessuale, va bene il crollo di certi tabù, ma alla fine, come dice una delle protagoniste del romanzo, …”chi vi ama, vi vuole sincere, non vi chiede di fingere, non vuole vedervi fingere. Chi vi costringe a mentire, chi sa guardarvi mentire, non vi ama”. E allora, verrebbe da dire, care lettrici, quelli che non vi amano lasciateli perdere. Da subito. Anche se sono belli, affascinanti e carismatici.

Un libro che consiglio alle donne, tranne mia madre, mia moglie e mia sorella. Ma non solo a loro. In fondo gli uomini potrebbero approfittarne conoscere meglio le loro compagne (e magari scoprire due o tre trucchetti per non farsi cogliere in fallo…ehm…)

 

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