Ci sono tanti modi per osservare una nuova città, o riscoprire la propria. Quella proposta da Francesco Bonetti e Daniele Tarozzi, gli autori di questo volume è tra le più insolite e originali, e proprio per questo degna di attenzione.
Sfogliando “Bologna Incisa Digitale“, infatti, ci si immerge in un percorso inusuale e indovinato tra le strade della città delle due torri. Accanto a fotografie recenti che raccontano la Bologna di oggi, con il fascino immutato di una città che da secoli mostra la sua bellezza in maniera discreta solo a chi sappia osservarla con cura, il lettore scoprirà infatti una rappresentazione della città sconosciuta e dimenticata, quella delle mappe e delle illustrazioni antiche. Una Bologna da riscoprire insomma attraverso il racconto delle mappe del territorio, che raccontano le modifiche e le evoluzioni sin dagli albori della stampa e della cartografia, collezionate da uno degli autori e affiancate in maniera spregiudicata alle foto attualissime e diffuse principalmente tramite i social network dall’altro compagno di questo straordinario viaggio.
Bologna Incisa Digitale è disponibile in ebook e cartaceo, ma inutile dire che è la seconda scelta che premia, perché bisogna avere tra le mani dei fogli di carta per sentire tornare a vivere illustrazioni appartenenti ad un passato da preservare e per gustare appieno le scelte cromatiche delle foto più recenti.
Nella mia personale graduatoria dei teatri più piccoli mai visitati pensavo sincercamente che sarebbe stato difficile superare il teatro parrocchiale di Tolé, frequentato in un paio di piacevoli occasioni e decisamente mignon e piccino.

