Il calcio è morto, viva il calcio

C’è una squadra di calcio, una signora squadra, che è stata condannata dalla magistratura in primo grado perché i suoi giocatori facevano uso di sostanze proibite dai regolamenti. Questa squadra non ha nessuna voglia di restituire i trofei perché aspetta l’appello, e intanto alcuni parlamentari si mobilitano per difenderla. Se questa squadra è stata inquisita è stato in seguito alle dichiarazioni di un allenatore boemo che alcuni anni fa scoperchiò il pentolone e fu praticamente esiliato dalle serie maggiori. Ora quell’ allenatore è tornato in serie A, continua a muovere le sue accuse: la sua squadra ha ricevuto dieci rigori contro, un record. La signora squadra neanche uno, un altro record.
C?è una squadra di calcio, una squadra vincente, che appartiene al primo ministro, è amministrata dal presidente della Lega Calcio che da mesi combatte perché non vogliono rieleggerlo, ha venduto i diritti televisivi ad una società che appartiene sempre al primo ministro infischiandosene degli sventurati che giocano contro e che servono solo da contorno. La squadra è vincente, ha ricevuto due rigori contro, ma in compenso le sue partite durano più del normale, almeno fino a che non segna.
La signora squadra e la squadra vincente hanno molti tifosi felici, perché vincono sempre loro; tutti gli altri cominciano ad annoiarsi. È la morte del calcio, basta con questo sport? Niente affatto. La domenica mattina giocano i dilettanti, la partita è gratis, in diretta, senza parabole e senza schede, un paio di telecamere al massimo. E senza signore squadre vincenti. Viva il calcio.