Parole e musica

Capita spesso di sentire una bella canzone con dei testi imbarazzanti (soprattutto le cover: indimenticabile “Ridi”, la versione italiana di “Wind of change” degli Scorpions cantata da Fiorello). Oppure delle autentiche poesie sostenute appena da un accompagnamento musicale non sempre all’altezza (capitava a volte con Giovanni Lindo Ferretti).
In questi giorni, mi vergono un po’ a dirlo, ho canticchiato una canzone di Tiziano Ferro, Dimentica. Porca miseria, l’arrangiamento mi piace, con quelle tastiere un po’ vintage, quella batteria elettronica anni 70, persino i coretti ci stanno bene. MA I TESTI? I TESTI? Chi gliel’ha scritti, i testi, Cucciolo dopo una colossale sbronza?

“Tutto ciò che so, te lo dirò,
e tutto ciò che non sai dire spiega il mare.”

Cioè, il mare spiegherebbe quello che tu non sai dire? Tu non ci riesci ma il mare sì?

“La bugia che rompe ogni silenzio
è la bugia che dico solo se non penso”

Dunque: se pensi, non menti; se menti vuol dire che non hai pensato. Penso.

“Stop! Dimentica questo silenzio,
non vale neanche una parola nè una sola e quindi,

COSA VUOL DIRE IN ITALIANO NON VALE UNA PAROLA NE’ UNA SOLA? Sòla alla romanesca, nel senso di fregatura?

Una storia grande come il mondo

Ok, è grande.

una storia lunga tutto il giorno

ma se era grande come fa a finire in un giorno?

una , una storia
una bugia di una parola sola

Uhm… una bugia di una parola sola… sarà un si o un no?

è la tua più affascinante storia

Ma se la bugia era di una parola sola ed è la storia più affascinante, vuol dire che questa storia è composta solo da una parola?

Ma basta! Parole a casaccio messe lì solo per assonanza! Non c’è un senso, uffa!
Non so che dire. Se il testo l’ha scritto lui, che si faccia aiutare da un vero autore. Se l’ha scritto un altro, spero che l’abbia fatto perché ha vinto una scommessa, non adesso perché dopo si può penso come spiega il mare.