Porno oppio dei popoli

Ho sentito ieri su Radio Due un racconto della vita attuale in Pakistan da parte di una professoressa italiana che lavora a Laore.
Alcune notizie sono già risapute: censura dei giornali, censura dei canali televisivi non filogovernativi, censura di alcune emittenti internazionali (CNN, SKy,eccetera) visibili dalla parte borghese della popolazione, quella che conosce l’inglese. Quello che non sapevo e nemmeno imaginavo è che per distrarre la popolazione in televisione stanno trasmettendo programmi a forte contenuto erotico.
Immaginate un paese islamico ortodosso che impedisce ad un uomo e ad una donna di stare insieme sullo schermo, che improvvisamente trasmette in televisione scene di uomini e donne che non solo stanno insieme ma, come dire, stanno piuttosto vicini. Porno oppio dei popoli, sembra quindi essere la regola del ventunesimo secolo.
I poveri pakistani accendono la televisione e di fronte a tutto quel ben di Dio (che DIo mi perdoni l’espressione) restanto tramortiti, incuriositi, stimolati forse, ma certo preferiscono starsene in casa piuttosto che manifestare.
Mi spiego così anche l’Isola dei famosi e tutte le sottospecie di reality-show…