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Simpatiche tangentuzze

Perché in Italia si spendono 30 euro per un certificato medico necessario – obbligatorio – per fare sport, scritto svogliatamente da un medico che a volte ti visita e a volte ti chiede solo se stai bene, e quando invece doni il sangue ti misurano la pressione, ti controllano il cuore, per non parlare di analisi del sangue e dell’urina, MA NON POSSONO
SCRIVERE SU UN PEZZO DI CARTA CHE STAI BENE? Ovvio che userei quel pezzo di carta per iscrivermi in palestra, ma uno o sta bene o no. Questi 30 euro mi sembrano una di quelle tante, piccole, invisibili, legali tangentuzze (e non si offendano i medici, è lo stesso per certe firme di professionisti quali notai o geometri) che impediscono al nostro paese di essere finalmente, definitivamente e senza ombra di dubbio un paese normale.
PS Oggi ho donato il sangue: fatelo anche voi, se potete. So di non essere un granché come testimonial, ma neanche la Ruta mi pare abbia poi tutto questo potere persuasivo (l’ho vista su un manifesto dell’Avis, la cosa migliore che abbia fatto dopo l’Isola dei Morti di
Fama 1). Fatelo e basta. Poi vi offrono la colazione gratis…

Che bello, l’inflazione scende

I probi ricercatori dell’Istat dicono che l’inflazione scende. Chiariamo subito: se l’inflazione scende non significa che calano i prezzi, come talvolta sembrano suggerire certi commentatori dell’era dell’ottimismo, ma che aumentano più lentamente. E già vedete che le prospettive cambiano ed entriamo nell’era dell’ottimismo moderato.

Poi, come fanno i ricercatori a fare un’affermazione del genere? Così: vanno a fare la spesa e si accorgono che il pane costa di più, la verdura costa di più, e segnano; poi vanno a mangiarsi una pizza e scoprono che la margherita costa il doppio rispetto all’anno scorso e una birretta bionda costa quanto un barolo invecchiato; e segnano. Poi pagano l’assicurazione e scoprono che è aumentata anche quella, e segnano, mandano i figli dal pediatra e segnano gli aumenti.

L’ottimismo comincia a vacillare. E i trenta euro per un certificato medico che costava 40 mila lire? No quello non è nel paniere, dicono. E il borotalco, lo scaldabagno, la colla? Non ci interessa. Sono fatti così, i ricercatori, segnano solo ciò che dicono loro, pardon, ciò che hanno nel paniere. Però i ricercatori vivono nell’era dell’ottimismo, sanno guardare, e dicono: ohibò, il dvd della Sirenetta costava 19 euro e ora ne costa 15; e segnano. Ohibò, quel cellulare costava 300 euro tre mesi fa, ora ne costa 100; e segnano.

E il risultato di tanti calcoli e tanti appunti, per magia, ci dice che i prezzi salgono, ma poco, evviva, facciamo girare l’economia.