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Milaaaan! Milaaaan! Sempre con te…

Gli amici milanisti sono caldamente invitati a non proseguire la lettura di questo post. Anzi, di questo post-post: post-eliminazione. Non cominciate con la farsa del fare il tifo per le italiane sempre e comunque, come se Kakà e Shevcenko fossero di Sassari e Matera. Non sono stato io a pubblicare in piena campagna elettorale pagine e pagine pubblicitarie sui trionfi del Milan e del suo presidente. Non sono stato io a chiamare un partito scippando lo slogan di milioni di tifosi. Ma sono stato coinvolto in questa bagarre calcio-politica, e tutte le volte che il Milan perde non posso fare a meno di provare un brivido di piacere.
Certo, direte voi milanisti, il Milan non ha perso: sarebbe più giusto parlare di pareggio, con un netta vittoria nella seconda partita anche se non segnalata dal gestore della giustizia calcisitica in giacchetta nera di chiara matrice comunista. Una legge che permettesse di ricusare l’arbitro assegnerebbe il gol al Milan; e un’altra legge sull’annullamento delle partite contestate cancellerebbe il risultato della partita di andata. Quindi, se fossimo in un paese liberale, il Milan sarebbe in finale. Pecorella ci stava già lavorando, ma la legislatura è finita prima che potesse completare l’opera.
Cribbio!

Come si fa a tradire Sabrina Ferilli?

Non mi occupo quasi mai di pettegolezzi riguardo ai cosiddetti vip, quelli che oggi si chiamano gossip, a meno che non mi diano lo spunto per qualche osservazione. Oggi lo spunto c’è: mi chiedo infatti se ci siano gli estremi per arrestare ed espellere dal paese il marito fedifrago di Sabrina Ferilli, non so, per alto tradimento alla patria. La Sabrina è un’opera d’arte nazionale e offenderla significa offendere il sentimeno patriottico. Siamo in milioni, in questi giorni, a porci la stessa domanda: ma come si fa a tradire la Ferilli? Già il tradimento è una cosa di per sè disdicevole; ma se pensiamo a scene da “Divorzio all’italiana”, a matrimoni di interesse, a megere abbruttite, a donne irascibili e suocere coercitive, riusciamo anche non dico a giustificare, ma almeno a comprendere i mariti – e le mogli, il discorso è identico – che cascano nella scappatella. Ma il marito della Ferilli? Trovatemi una sola ragione che giustifichi quest’atto. Cosa si può trovare in un’altra donna che la Ferilli non abbia già in abbondanza? Sono esterrefatto. Già il marito stava antipatico a milioni di italiani invidiosi, anche perché ci aspettavamo che la Ferilli sposasse un adone prestante alto due metri con tre lauree, una cultura enciclopedica e miliardi a palate, una specie di Thor invincibile, e invece il tipo non sembra corrispondere. Poi addirittura si permette un’uscita così. Boh. Ripeto, il gossip non mi piace, mi sembra una violazione della privacy e non mi ci trovo a mio agio, per cui la faccio finita qui. Magari è tutto falso, è una trovata pubblicitaria, un fotomontaggio. Magari è una crisi passeggera che mi auguro si risolva presto. Ma se è vero, o il tizio ci spiega che l’ha tradita con Wonder Woman (ma allora vogliamo le prove, le foto dell’aereo invisibile come minimo) oppure è meglio che non cerchi la nostra comprensione.