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Voglio un nuovo tv: le dimensioni contano?

Chi mi conosce sa della mia passione per l’elettronica di consumo e talvolta mi chiede consigli su acquisti di questo genere, visto che oggi senza un 40 pollici ti senti un nessuno e poi gli schermi piatti te li tirano dietro.
Ho deciso allora di parlarne anche su questo blog, sperando di evitare qualche incauto acquisto.
Cominciamo appunto con i prezzi: oggi costano 500 euro televisori che due anni fa ne costavano 3000, è un dato di fatto. I primi lettori dvd portatili con schermo costavano quattro o cinque milioni di vecchie lire, oggi si regalano ai bimbi per il compleanno.
Rassegnatevi, dunque: l’elettronica di consumo non è mai un buon investimento da un punto di vista finanziario, quello che comprate oggi domani varrà già la metà.
Ecco allora una serie di consigli dettati più dal buon senso e dall’esperienza che dalle conoscenze tecniche: continuerà nei prossimi giorni, se c’è interesse.
LASCIATE PERDERE QUELLO CHE VI DICONO NEGOZIANTI, RIVISTE E PRESUNTI ESPERTONI (ME COMPRESO): SCEGLIETE VOI.
Sembra un aspetto banale, ma se entrate in un negozio e avete l’impressione che il vecchio tubo catodico da 28 pollici abbia un’immagine migliore del nuovissimo lcd, bé sappiate che non siete degli zoticoni, probabilmente si vede davvero meglio. Se vi piace di più, e avete lo spazio per tenerlo in salotto, prendetelo. Le tecnologie mature raggiungono il massimo dell’efficacia con il minimo del costo: e i vecchi televisori hanno raggiunto la maturità da anni. Se però volete il nuovo, fate pure, però rassegnatevi, le televisioni locali si vedevano meglio col vecchio televisore che con il nuovo plasma che avete preso, e sarà sempre così. A me che non vediate un dvd o una trasmissione digitale, e allora le cose cambiano.

Non capisco gli elleccidd

Sicuramente sono più eleganti; sicuramente più luminosi; occupano meno spazio. Però, diciamolo una volta per tutte, con questi schermi LCD si vede peggio che con il vecchio tubo catodico.
Il marketing dell’elettronica di consumo ci ha spiegato con straordinaria abilità che senza schermi piatti non si vive, e noi l’abbiamo bevuta, ma in termini di qualità, signori miei, non c’è gara.
Personalmente non ho voluto sbilanciarmi prima di possedere uno di questi fatidici schermi; ma da qualche giorno ce l’ho in ufficio, e soprattutto per l’ambito multimediale (video, animazioni ma anche foto) sono assolutamente insoddisfatto.
Andate in un centro commerciale, lasciate perdere le chiacchiere del venditore o del cugino esperto che vi ha rimbambito a colpi di HDMI, HDReady, 1024xchissàche, progressivo e interlacciato, risoluzione e ansilumen.
Fidatevi dei vosti occhi, solo di quelli, e osservate un vecchio televisore con il tubo catodico, e un nuovo lcd.
Non c’è gara, i colori sono più reali, il contrasto più naturale, il movimento non lascia tracce. Occupava spazio, non era HD, ma il tubo catodico era un’altra cosa.
Se continua così, in un futuro non troppo lontano avremo megaschermi sottilissimi con la risolizione di un microscopio elettronico nei quali, con qualche sforzo,individueremo delle forme e delle ombre colorate.