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Utenti Android, iOS e WindowsPhone

loghi_smartphoneL’utente Android entra in un ristorante e chiede acqua del rubinetto.
L’utente iOS entra in un ristorante e chiede acqua oligominerale con un retrogusto lievemente frizzante e  una temperatura compresa assolutamente tra i quattro e i dieci gradi
L’utente WindowsPhone entra in un ristorante ma ordina solo superalcolici.

L’utente iOS vorrebbe uno smartphone con il miglior sistema operativo.
L’utente Android vorrebbe uno smartphone privo di sistema operativo.
L’itente WindowsPhone si domanda cosa diavolo è un sistema operativo?

L’utente Android sogna un mondo dove tutti hanno uno smartphone.
L’utente iOS sogna un mondo dove una persona sola ha uno smartphone. Lui.
L’utente WindowsPhone sogna un mondo dove a quello schermetto luccicante si aggiunge tastiera, mouse e stampante e si torna a lavorare come cristiani.

L’utente iOS non si perde mai perché ha un potentissimo navigatore a pagamento
L’utente Android non si perde mai perché ha un navigatore sviluppato dalla community che non conosce le strade di montagna ma ti fa conoscere un sacco di persone interessanti.
L’utente WindowsPhone non si perde mai perché ha memorizzato il numero di un amico che ha sempre un Tuttocittà a portata di mano.

L’utente Android fa migliaia di foto e le condivide online tramite i social.
L’utente iOS fa qualche foto distrattamente perché non scherziamo le foto le faccio con la mia reflex da 1000 euro.
L’utente WindowsPhone ha fatto 24 foto poi si è fermato perché non ha ancora capito come si cambia il rullino.

L’utente Android si ferma all’Autogrill e usa la toilette.
L’utente iOS si ferma all’Autogrill, usa la toilette e compra qualche sciocchezza perché i servizi si pagano.
L’utente WindowsPhone non ha bisgono della toilette perché ha già fatto nell’aiuola dietro il parcheggio dell’Autogrill.

L’utente Android è soddisfatto perché il suo smartphone ogni notte fa da solo il backup dei dati personali e li salva nel cloud computing.
L’utente iOS è soddisfatto perché il suo smartphone  fa pendant con la sua giacca nuova.
L’utente WindowsPhone è soddisfatto perché il suo smartphone ha una calcolatrice che non sbaglia nemmeno una moltiplicazione.

L’utente Android ordina le pizze d’asporto usando Google per conoscere le recensioni migliori
L’utente iOS ordina le pizze d’asporto usando Google per vedere se ci sono nuovi concorrenti ma poi ordina sempre dalla stessa.
L’utente WindowsPhone ordina le pizze d’asporto usando Bing e non capisce perché si ritrova sempre a mangiare sushi o kebab.

L’utente Android quando leggerà questo post penserà che è abbastanza divertente.
L’utente iOS quando leggerà questo post commenterà che è disdicevole e grossolano.
L’utente WindowsPhone quando leggerà questo post penserà che è divertente perché non ha ancora capito che è lui l’utente WindowsPhone.

Lasciate in pace il nostro desktop

La scrivania del mio Linux a casa. In ufficio però sono molto più incasinato…

Ci sono talvolta delle innovazioni tecnologiche che hanno talmente tanto successo da costringere i produttori – in alcuni casi a condannarli – a riproporli sempre, a costo di rallentare le possibilità di miglioramento. Perché la gente si abitua e accetta il cambiamento solo se davvero comporta dei vantaggi tangibili. Alcuni produttori di automobili hanno provato a sostituire le chiavi con una card, tanto per fare un esempio, ma non sembra che questo sistema si stia diffondendo: se sono abituato a sentire le chiavi in tasca, o a ravvisarne il tintinnio in borsa, perché dovrei sostiuirle con un scheda tra il bancomat e la carta fedeltà del supermercato? La Sony provò per più di dieci anni a sostituire i cd con i minidisc, poi anche i giapponesi hanno dovuto arrendersi, il cd era entrato nel cuore della gente e sopravvive in varie forme persino oggi, negli anni della “musica liquida”.

Però certe volte i produttori si intestardiscono, e non ne vogliono sapere di rinunciare. Un caso emblematico è quello del desktop per pc, che ci accompagna ormai dai tempi di Windows 3.1, e per gli utenti mac da ancor prima. Il desktop – se state leggendo un blog online lo sapete già – è quello spazio di lavoro in cui posso creare collegamenti o “appoggiare” file che mi ritrovo continuamente sott’occhio quando riavvio il computer. Da sempre, il desktop ammalia anche i più ostici, che sentono nel riappropriarsi di quegli spazi una specie di supremazia sul sistema operativo. Nonostante varie leggende metropolitante, come quelle per cui un desktop troppo pieno rallenterebbe il pc, sono pochissimi quelli ch resistono alla tentazione di riempirlo di file e cartelle. Ho visto desktop talmente fitti che l’incona del mouse era una specie di striscia intermittente tra un’icona e l’altra. Ebbene, i produttori si sono messi in testa che il desktop non dobbiamo usarlo così. Che rovina il loro progetto grafico, che ci ingabbia in una serie di azioni ripetitive, che non ci fa sfruttare a pieno le funzionalità del sistema. Non lo so, ma fatto sta che già Windows XP provava a proporsi con una collina soleggiata con una sola icona. L’utente cfi metteva pochi minuti a disattivare la funzione. riposizionare lo sfondo con le vacanze a Gabicce e tornare a lavorare come prima. Sopportando però di tanto in tanto le proposte del sistema di cancellare le icone che – secondo lui – erano inutilizzate.

Windows 7 è ancora più autoritario, e nasconde le icone senza nemmeno chiederci il permesso. Come sempre in Windws è facile taroccare il sistema per fargli fare quello che vogliamo noi – forse è uno dei motivi del suo successo – per non parlare dell’ambiente Linux dove da tempo alcune distribuzioni impediscono di salvare icone sul desktop ( Unity sembra il non plus ultra di questa follia).

Ma cari produttori, quando vi arrenderete? Quando la smetterete di pretemdere di pensare per noi? A noi il desktop piace, e fino a quando non ci imporrete di guidare con una cloche al posto del volante, sceglieremo sistemi che ci permettono di convivere con il nostro amato disordine.