Finalmente

Finalmente riesco a guardare la tua stanza da un’altra luce. Durerà poco, lo so, entro stasera al massimo questo spettacolo alla rovescia che si dipana sotto di me sarà dominato da una collega, il mio tempo è venuto ormai. Certo che sei proprio disordinato, hai il letto perennemente sfatto e la scrivania sommersa di giornali. Per quanto tempo i miei occhi luminosi hanno dato brio al tuo caos, alle tua vita notturna, ai tuoi orari impossibili! Avevi la capacità di elettrizzarmi e farmi sentire viva, attiva, anche se mi hai lasciato inutilmente sola per tanto di quel tempo.

E poi non ti lamentare se ho le mie incandescenze, vorrei vedere te appeso al mio posto. Comunque basta, tutti questi discorsi, queste chiacchiere, ormai è finita. Ho perso la mia lucentezza ormai. Pensavo di essere semplicemente una svitata, ora so che non è così. Mi hai stretta, sfruttata, alimentata, dimenticata. Alla fine mi hai fulminata con il tuo comportamento insensibile.
Spero solo che la prossima lampadina abbia maggior fortuna.