Odio l’aperitivo

Odio l’aperitivo Mi piace uscire a cena con gli amici, andare in pizzeria o in una trattoria dove chiacchierare e mangiare in tranquillità.
Mi piace anche andare a pranzo fuori, specie se è una bella giornata e al pomeriggio si può fare una passeggiata salutare. Mi piace pure fare colazione con gli amici, anche se capita più raramente, prima di un viaggio o quando si è in vacanza.
Ma l’aperitivo no.
L’aperitivo non mi piace.
Odio l’aperitivo.
Tanto per cominciare si sta quasi sempre in piedi, o comunque scomodi. Non si riesce mai a intavolare un discorso articolato perché le ragazze dopo due bicchieri a stomaco vuoto cominciano a ridere di qualcunque o cosa o si addormentano,i ragazzi invece si innervosiscono perché le patatine e i salatini lo provocano, lo stomaco, anziché riempirlo.
Odio l’aperitivo perché tutto sa di pressapochismo, di improvvisato, di precario. Non sai a che ora comincia né quando finisce. Pensi che spenderai meno di una cena, ma in realtà per un martini e due olive ti saccheggiano il portafogli. L’aperitivo ha senso se prelude a qualcos’altro da fare insieme: una cena, o un pranzo. Altrimenti è solo immensa tristezza da vorrei ma non posso.
Da impiegato che si consola perché, nonostante tutto, esce la sera. Anche se a casa, di fronte ai surgelati che lo aspettano nel frigo, un po’ di singhiozzo gli ricorderà che c’è di meglio, nella vita, di un aperitivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.