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O io sono bigotto, o loro maniaci…

Un fotogramma dello spot in questione

Ho sempre pensato che il conservatore sia uno che ad un certo punto si guarda intorno e si accorge che il mondo intorno a sé è cambiato più velocemente di quanto non fosse lecito attendersi, e soprattutto che è cambiato male.
Non mi sono mai riconosciuto in questa categoria, anche se ci sono eccezioni rilevanti quali la cucina mediterranea (le orecchiette si fanno con le cime di rapa, e la “fusion” di certi cuochi è solo insostenibile confusion) e il calcio (rivoglio la Coppa dei Campioni e i numeri di maglia da 1 a 11). Eppure, quando ho visto lo spot della Renault Twingo, mi sono scoperto conservatore mio malgrado.
Sì, insomma, quello delle due amanti bendate eccetera eccetera. Eccheccacchio, io da ragazzino per reciperare certi ammiccamenti erotici dovevo attendere Colpo Grosso alle 23 (e le tv locali avevano una pessima ricezione). Oppure risolvere con la fantasia. Quella che manca a certi pubblicitari, ma soprattutto a certi dirigenti d’azienda (sì perché i pubblicitari ne fanno di proposte creative valide, ma poi a scegliere sono sempre sessantenni pornomaniaci).
Poi dice che uno cambia canale quando c’è la pubblicità…

Collaudatore cercasi

Ci sono mestieri obiettivamente più faticosi di altri. Possiamo lamentarci quanto vogliamo della monotonia del lavoro d’ufficio, dei danni del computer (senza videogiochi installati), della sedentarietà, ma non scherziamo, lavorare nei campi o guidare tir è ben più stressante, anche se forse – ve lo concedo – si guadagna di più. E poi ci sono quei lavori oggettivamente pericolosi, e non pensate subito ai trapezisti, agli stuntman o ai piloti di formula uno. Pensate agli operai del settore siderurgico o chimico, per esempio. Infine ci sono mestieri difficili, ingrati, pericolosi, e che per giunta fanno sorridere solo a pensarci: pensate a quei disgraziati (è una professione, giuro) che devono porre i segnali provvisori in autostrada (segnalazioni luminose, triangoli, eccetera) quando ci sono incidenti; a quelli che per quattro lire testano il pillolo; oppure ai collaudatori. Pensate al signor Angelo Picotto, che ieri è salito sul suo camion carico di ghiaia per collaudare il ponte di Tramonti di Sopra (già ribatezzato Tremonti di Sopra, visto il fallimento e il buco causato), lavoro facile facile, quando, ops, bum sbarabum, il ponte è crollato docilmente ed si è sbriciolato nel nulla. Bel mestiere, quello del signor Picotto, che per fortuna se l’è cavata senza gravi danni.
Ragazzi, cercate lavoro? Fatevi sotto. Sono già aperte le selezioni per il collaudo del ponte sullo stretto: buona paga, lavoro facile, assicurazione esclusa.