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14 giugno

Dopo la sparizione dell’orologio durante la visita a Tirana, Bush ha spiegato che l’orologio non gli è stato rubato dagli amici albanesi. E’ stato lui a toglierselo per evitare che gli amici albanesi glielo fregassero
Gli americani negli anni novanta hanno studiato un prototipo di gaybomb, una bomba da scanciare sui nemici che avrebbe suscitato in loro istinti omosessuali distraendoli così dal combattimento. Il progetto è stato poi abbandonato i dolorosi effetti, in caso di vento contrario, del fuoco amico.
Un farmaco utilizzato negli Stati Uniti per curare l’obesità, il Rimonabant, avrebbe un effetto collaterale indesiderato: induce al suicidio. Però fa dimagrire.
Secondo il New York Times Milano è una delle città più inquinate del mondo. La autorià milanesi invitano alla calma: non ci sono rischi seri a patto di non respirare troppo frequentemente

Bisogna saper vincere

Son morto con altri 100,
son morto ch’ero bambino
passato per il camino, e
adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c’era la neve,
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’inverno,
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone,
ma un solo grande silenzio.
? strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento.


(F.Guccini)


Dedicato a Paolo Di Canio e a chi non riesce a sorridere di fronte a certi gesti.

Gli telefono o no? Io non cedo per prima..

Lui le ha detto, dopo averla riaccompagnata a casa: ciao, ci sentiamo domani. Per lui quel “ci sentiamo domani” è rituale, come quando si dice arrivederci ad una persona che sta per partire per la Groenlandia, come quando si saluta con un “buon giorno” anche se diluvia e ci sono i presagi di un terremoto.
Per lei no.
Per lei quel “ci sentiamo domani” significa: “domani ti telefonerò per dimostrarti quanto ti ami, quanto la tua presenza dia conforto nei momenti difficili e risplenda luminosa nelle mie giornate”. Non necessariamente, però; può anche voler dire: “domani verrò a casa tua, so che sei fuori per lavoro ma aspetterò in portone tutto il pomeriggio oppure entrerò a chiacchierare del tempo e di Beautiful con tua nonna (a proposito, Brooke è ancora viva e sfiglia che è un piacere), e aspetterò il tuo arrivo per dirti quanto ti ami, quanto la tua presenza dia conforto nei momenti difficili e risplenda luminosa nelle mie giornate”. Poi succede che lui non le telefona. Non c’entra niente con il conforto, l’illuminazione e tutto il resto: è che c’ha da organizzare la partita di calcetto con gli amici, ha il cellulare che non scarica le suonerie polifoniche e il capo con la luna storta, insomma se ne dimentica. E a lei si gonfia lo stomaco come un pallone di rugby, i muscoli si irrigidiscono in una morsa d’acciaio e tutto, il respiro del collega del piano di sotto, il vento che muove le foglie e le auto per strada diventano insopportabilmente irritabili.
Finché lei non lo richiama, furibonda, offesa, delusa e umiliata dopo due giorni, e già immagina di essere stata tradita con una squadra femminile di sollevamento pesi, alza la cornetta, sta per scaricare 10000 watt di incazzatura, e sente la sua voce. “Ciao bella, come va? Andiamo a vedere Guerre Stellari sabato?”