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28 novembre 2014: dopo 5 anni si torna in libreria

Il 28 novembre 2014 sono tornato in libreria: non come lettore, visto che le frequento con una certa costanza, ma come scrittore. La libreria era quella Coop del Centro Lame, un contesto eccellente grazie alla preziosa collaborazione di Ottavia Carli, e devo dire che l’avventura di “Chiamami Legione” non poteva partire meglio.

presentazione_28_11Il testo è stato presentato con profondità e chiarezza dalla giornalista Camilla Ghedini, che in soli due giorni (mea culpa!) è riuscita non solo a leggere il romanzo, ma anzi a coglierne il senso più profondo, mi verrebbe da dire quasi spirituale, che in fin dei conti è un inno alla vita e alla speranza. Oltre che il mio personalissimo ringraziamento all’universo femminile, perché come ho avuto modo di scrivere nei ringraziamenti, altro che Lara Croft e Wonder Woman, sono le donne, mogli, madri, sorelle e figlie, le vere eroine dei giorni d’oggi.

Camilla mi ha fatto alcune domande che sono servite a esplorare le varie sfaccettature di una storia che ha l’ambizione di intrecciare la narrativa poliziesca più tradizionale con il mondo fantasy tradizionalmente legato ai romanzi per ragazzi ma che ultimamente sta vivendo una seconda giovinezza grazie sopratutto alle trasposizioni cinematografiche dei grandi classici,

Con lei c’erano Debora Pometti e Romano Romani (nella foto, eccoci tutti e quattro) che come al solito hanno impreziosito con le loro letture musicate alcuni brani del mio romanzo, che abbandonano le pagine per alcuni minuti e acquisiscono vita propria liberandosi nell’aria ed emozionando, ne sono sicuro, i presenti.

presentazione_28_11_bisE così siamo ripartiti, Non sarà l’unica presentazione, ovviamente. In programma sicuramente un’altra presentazione a Bologna in una delle rassegne che l’anno prossimo organizzeranno l’associazione Libri e Dintorni, e poi a Statte, il mio paese di origine, che torna a essere protagoniste in questa storia.

Se vorrete seguirmi, siete tutti invitati.

15 ottobre 2010 – Biblioteca di Statte

A sinistra Gabriela De Pace e a destra Lorenzo Laporta
Le interpreti di Spazio Teatro
Dino Spadaro, di Spazio Teatro

6 anni dopo quel giugno 2004 in cui presentai a Statte il mio primo romanzo “Bello dentro, fuori meno”, eccomi tornato nella città dove sono nato e cresciuto per presentare “Ballata in sud minore”.

Rispetto a sei anni fa la buona notizia è che scrivo ancora, la seconda che, oggettivamente, la mia carriera ha spiccato il volo della gallinella che si agita e starnazza ma sempre lì rimane.
E comunque, la sala è piena grazie soprattutto allo straordinario lavoro di Agnese Giandomenico e Maria Rosaria Latagliata, le bibliotecarie della Biblioteca Civica di Statte, e credo che alla fine la platea sia soddisfatta dalla serata, grazie soprattutto – e non lo dico per finta modestia – per gli ospiti presenti.
Intanto l’assessore alla cultura Gabriela De Pace, qui a dire il vero in veste più di lettrice che di amministratrice, che mi ha dedicato una lettura e un’analisi talmente profonda e accurata da scuotermi, perché la migliore conferma che uno scrittore può ricevere è proprio quella di sentire che le proprie parole sono state raccolte e sono addirittura germogliate nel cuore di qualcuno.
Con lei c’era anche Lorenzo Laporta, uno degli autori emergenti più interessanti del panorama letterario attuale, che oltretutto è tarantino e pertanto un motivo di orgoglio per la mia terra d’origine, che ha accettato di presentare il mio romanzo evidenziandone le caratteristiche principali e sottolineandone i passaggi più interessanti con l’occhio esperto di chi conosce gli aspetti più tecnici a della scrittura.
A dare forma al romanzo poi ci sono state le emozionanti letture dello Spazio Teatro di … che con le sue collaboratrici ha trasformato una bella serata tra amici in un momento che rimarrà inciso nella mia memoria tra i più intensi.
Speriamo di rivederci, cari amici stattesi, magari non fra sei anni, nella speranza che ci sia ancora qualche buona notizia da annunciare.

Libreria FairBook – 10 aprile 2008

La seconda presentazione di “Bologna l’oscura” invece si è tenuta presso la libreria Fairbook ed è stata diretta da Paolo Vanelli, presidente dell’associazione “Il Baraccano” di cui faccio parte e soprattutto attento conoscitore e descritore della vita bolognese. Mi ha fatto molto piacere potermi confrontare con chi la Bologna di qualche decennio fa l’ha davvero vissuta e può cogliere allora se quanto io ho ricostruito sulla base di racconti e discorsi ascoltati corrisponde al vero.

Paolo Vanelli durante la presentazione alla libreria Fairbook di Bologna

Entrambe le presentazioni sono state accompagnate da Debora Pometti e Romano Romani dell’associazione Libri e Dintorni, che ormai rappresentano una costante dei miei appuntamenti bolognesi.

Riuscirebbero a farvi comprare l’elenco del telefono rendendo poetico, con la voce attenta e dolce di Debora e la musica avvolgente di Romano: per questo non posso che ringraziarli per la capacità di trasformare in suoni le mie parole scritte. Che emozione, ogni volta che li ascolton penso incredulo: ma l’ho scritta davvero io una frase così bella?

Romano Romani e Debora Pometti
Romano Romani e Debora Pometti

Librerie Minganti – 28 marzo 2008

Giorgia Olivieri e Debora Pometti
Da sinistra, oltre al sottoscritto, Giorgia Olivieri, Debora Pometti e Romano Romani. Che bello vedere tante copie in una libreria...

Ed eccoci alla presentazione presso le librerie Coop delle Officine Minganti.

Un luogo che mi riappacifica con i centri commerciali che vendono libri: qui infatti non sono ammucchiati tra i lettori dvd e le verdure, ma godono di uno spazio loro, del respiro di una vera libreria, e soprattutto di commessi che sanno quello che stanno vendendo.

Se per le piccole librerie non c’è futuro, speriamo siano almeno questi i punti vendita a vincere, e non quelli che vendono i libri al chilo…
La presentazione credo sia stata interessante soprattutto per merito di Giorgia Olivieri, che vedete qui accanto, che ha saputo cogliere degli aspetti interessanti dei miei racconti. Per leggere il suo commento vi invito ad andare qui. Da parte mia, posso aggiungere solo che la sua lettura di una

Bologna “oscura” perché invisibile, perché nasconde delle persone poco appariscenti, è sicuramente molto profonda; visto che l’autore non ha autorità sul testo, sono i lettori che devono contestualizzarlo e definirlo.

Fiera del libro

Eccomi a documentare la prima presentazione realizzata per “Bologna l’oscura”,  alla la Fiera dei piccoli e medi editori di Roma. In fondo il primo incontro del libro con il pubblico si è avuto lì.

Una fiera a cui cerco di non mancare mai perché si ha davvero l’opportunità di incontrare lettore appassionati e curiosi, senza l’effetto Show di Torino dove talvolta si ha l’impressione che ci sia più attenzione per le poesie introspettive del cantante pop e per la raccolta di ricette della diva del reality che per quei quattro sfortunati che continuano a pensare che i libri li debbano scrivere gli scrittori.

Tra i momenti indimenticabili, quello della signora di mezza età che dopo aver comprato una copia del libro, è tornata dopo un’oretta con alcune omiche che ne volevano una copia a patto che facessi anche a loro una bella dedica. Questo si chiama viral marketing!

Fiera del libro di Roma
Eccomi con l'editore Raffaele Calafiore, nel momento sempre piaceviole delle dediche e mentre mostro il mio profilo di 32enne sfatto