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17 ottobre

Boom di cremazioni a Bologna. Legambiente protesta: è inquinamento ambientale, seppelliteli così almeno concimano
Esperimento innovativo nel tennis: si chiamano sempre più spesso bellissime modelle a fare da raccattapalle per aggiungere un pizzico di pepe allo spettacolo. A quando l’arbitro in guepiere e le tenniste in tanga?
Quattro giocatori americani della Virtus sono stati momentaneamente messi fuori squadra per aver trascorso una notte brava di festini e bevute. Abbiamo imparato la lezione, hanno risposto i quattro: la prossima volta inviteremo il mister
88 dollari per un barile di petrolio. Ma di che cacchio è sto barile, mogano?
Grande attesa stasera per l’attesissima sfida Italia-Sudafrica: l’unico problema è convincere il custode dello stadio ad aprirlo visto che sono attesi una quarantina di spettatori se Donadoni riesce a convincere gli ultimi amici

Syriana

Girato in maniera asciutta, netta, privilegiando un approccio episodico talvolta un po’ ostico ma affascinante , Syriana è un film agghiacciante, soprattutto alla luce di quello che sta accadendo in questi giorni in Libano. Un film corale che, dietro la tranquillizzante professionalità di Hollywood, i volti noti di Clooney e Dillon, le apparenze di un thriller di fantapolitica, nasconde una denuncia estrema, nitida, perentoria, di gran lunga più violenta di certi ripetitivi slogan noglobal. Un film da vedere, nonostante un po’ di sadismo compiaciuto e il costante rischio di cadere nel luogo comune (le villette a schiera degli impiegati americani della CIA, il principe arabo buono con gli occhi azzurri, la moglie saggia del giovane yuppies). Molto bello il personaggio minore dell’avvocato di colore con padre alcolizzato ma, forse, più vigile di lui.

Mi piacerebbe…

Mi piacerebbe che gli americani ammettessero che la guerra è indispensabile a rimettere in moto il loro sistema economico basato sullo spreco.
Mi piacerebbe che chi ci ha governati negli anni ’70 ammettesse: temevamo che con i comunisti al potere saremmo stati invasi dall’Unione Sovietica, e abbiamo permesso e tollerato delle porcherie immonde spinti da questa paura.
Mi piacerebbe che Berlusconi ammettesse: ho cominciato a far politica perché temevo di finire in galera. Non ci sono portato, non mi piace, non mi riesce: torno a occuparmi dei mie affari, dello stato se ne occupi qualcun altro, tanto Tangentopoli è lontana e in galera non ci vado più.
Mi piacerebbe che Rutelli ammettesse…ehm…non pretendiamo troppo…mi piacerebbe che il su portaborse gli passasse il solito foglietto per i giornalisti con su scritto: io sono di destra, ma di là non mi vogliono, è per questo che sono finito nella Margherita.
Mi piacerebbe, certo, ma so che sono sogni irrealizzabili.
Volando decisamente più basso, mi piacerebbe che Maria De Filippi ammettesse nel suo programma: cari ragazzi, lo scopo di questa trasmissione è generare tradimenti. C’è tanta gente sadica a casa che prova piacere a gustarsi un cornxto indiretta che scopre della sua condizione davanti a milioni di spettatori. Avete scelto voi di partecipare, il nostro pubblico è quello che è, se non vi sta bene tornatenevene a casa. Apprezzerei molto di più degli squallidi “sta nascendo una bella amicizia” “c’è un feeling profondo fra noi” “questa trasmissione serve a mettera alla prova il vostro amore per rinforzarlo”. Basta con queste falsità. Si comincia con queste menzogne ipocrite e benpensanti e si finisce nell’abituarsi alle stragi impunite.

Amatevi

Come si fa a scrivere su un blog il giorno di San Valentino senza parlare si innamorati? Si può far finta di niente e raccontare la trepidazione di chi si aspetta di vedere se davvero domani le auto non circoleranno a Bologna; si puà annunciare festanti che hanno cominciato a smontare le palle di Guazzaloca (o gocce), i tue enormi testicoloni hitech voluti dall’ex-sindaco che per due anni hanno mortificato uno degli scorci più belli di Bologna; si può sottolineare come tutti i giornali annuncino trionfanti l’accordo che salva l’italianità della Fiat, senza spiegare che in soldoni gli americani hanno detto, vi diamo un miliardo e mezzo di euro purché non ci facciate comprare quella roba che fa la Multipla. Si può, ma il San Valentino (martire del sesto secolo che con l’amore non c’entra niente, ma questa è un’altra storia) aleggia comunque, per cui, vogliatevi bene. Per una sera niente tv, organizzate una cenetta in casa, mandate – se ne avete – i bambini a letto e poi datevi da fare. Amatevi, che fa bene anche alla circolazione.
PS Per i single: non è vero niente, non fate quella faccia triste, l’ho detto solo per consolare le vittime degli amori appassiti che una volta l’anno cercano di ravvivarli. Non badateci, i più fortunati siete voi. A patto che troviate altre due persone con cui prendere l’auto domani: altrimenti in autobus, con tutti gli altri single. Chissà che non si rimorchi?