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Elizabethtown

Un giovane Yuppie che vive nell’Oregon fa perdere un miliardo di dollari alla sua azienda disegnando una scarpa sportiva che si rivela un fallimento, e decide di ammazzarsi. La premessa è, obiettivamente, avvincente. Un attimo prima di farla finita, una telefonata della sorella cambia i suoi piani: suo padre è morto, a sud, nel Kentucky, dove era andato a trovare i parenti. Comincia così il viaggio del nostro (un Orlando Bloom che quasi non si riconosce senza corazze, armature e orecchie a punta) nel profondo sud americano, che lo porterà a riscoprire se stesso, la voglia di videre e ovviamente a incontrare la sua anima gemella con lieto fine scontato. Non è scontato il film, pieno di battute intelligenti, situazioni divertenti, una regia raffinata, personaggi di sfondo azzeccati. Peccato solo che tenti di strafare, inserisca qualche luogo comune di troppo sui "rebels", qualche momento di comicità fracassona fuori luogo, qualche passaggio un po’ troppo letterario (la voce fuori campo in questi casi è un accessorio di cui si farebbe a meno), si dilunghi in un viaggio finale che sa di videoclip e che cita persino Martin Luther King (che col film non c’entra nulla). Insomma, un bel film, che con qualche taglio in fase di montaggio (20 minuti almeno) avrebbe potuto essere bellissimo.
Però c’è Susan Sarandon, che avrà i suoi anni ma in fatto di charme sovrasta la insipida Kirsten Dunst.
Simpatico il cameo di Alec Balduin.

Incrociamo le dita

Altro giro altra corsa. Abbiamo fatto le prime tre presentazioni di “Bello dentro, fuori meno”: a Capua, Statte e Bologna. Nella pagina eventi trovate un resoconto  di questi tre incontri, che sono stati molto belli e per certi versi emozionanti, vista la buona partecipazione di persone che, per un esordiente, non è mai scontata: anche quando tre quarti del pubblico è fatto da amici, l’altro quarto te lo sei conquistato tu. A meno che non siano lì per caso, ma insomma, un po’ di ottimismo.
Non mi resta che auspicare che chi ha acquistato il romanzo lo apprezzi, ne parli con l’amico, che ne parlerà con la moglie, che lo regalerà alla sorella, che lo presterà alla cugina, che ne comprerà una copia per il fidanzato, che lo fotocopierà, interrompendo così il circolo virtuoso. Insomma, non c’è markting più efficace del passaparola, per cui incrocio le dita, e spero che il romanzo piaccia.