– Papà, papà do andiamo?
– È domenica… Zzz… Da nessuna parte
– Andiamo a nido?
– No Serena… È chiuso il nido…zzz
– Ah. Alloa do andiamo? Andiamo a nonna?
– No, restiamo qui a casa (sgrunt…)
– Ah.
– (…)
– Papà, papà, ma do andiamo? Metto e cappe?
#?sesoloavesserolostandby
****
– Papà, papà, andiamo a vederlo al cinema?
– Eh, dipende… Se prendi parecchi “bravissima” ci andiamo
– Ma guarda che non è che posso prendere dei “bravissima” così, quando voglio. Al limite possiamo fare che ci andiamo se non prendo più nemmeno una nota. Che dici?
#farapiustradadime
***
Questa non è una principessa, è una fatina, vedi? Ha le ali.
– Ah. Peò novvola.
– Perché dici che non vola? Ha le ali…
– Novvola pecché è un gioccatolo.
#nonfaunapiega
****
– Dammi a cannuccia!
– Prenditela tu, non sono mica la tua serva. Oppure chiedila a papà.
##?incimaallagerarchia?
Ma papà quando ti toii quella butta babbaccia? ?
#littleimageconsultant
****
– Ma papà hanno fatto una statua per un signore povero?
– Perché dici questo?
– Guarda là, sta chiedendo i soldi con il cappello…
#piazzaminghetti
****
– Papà, papà, no ho niente nella mano!
– E nemmeno io, eh papà?
#excusationonpetita
Niente da fare, quel romanzo di oltre 500 pagine che da mesi attende speranzoso sul comodino vi incute timore. Non avete nemmeno il coraggio di aprirlo. E che dire di quel saggio divulgativo sull’inquinamento ambientale, l’argomento è interessante, potrebbe essere utile apprendere delle nozioni, ma no, potreste finirlo quando ormai del mondo non sarà rimasta traccia. Per non parlare di quei racconti in inglese, mi servirà per il lavoro, sì dai non scherziamo, ogni due paragrafi ti tocca aprire il dizionario per capirci qualcosa.



